Premiaty > ITINERARIO Gennaio 2018

Un viaggio nel rinascimento

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È un’atmosfera fuori dal tempo quella che si respira a Urbino, la “città ideale” del duca di Montefeltro che è tutto un rincorrersi di vicoli, case arroccate e panorami da favola: lo scrigno perfetto per capolavori dell’arte e dell’architettura di ineguagliabile splendore

Ci sono due cose da sapere prima di partire per Urbino. La prima è che sono necessarie scarpe adatte all’impresa, perché l’intreccio stradale cittadino è tutto un saliscendi a tratti decisamente ripido, dal quale, soprattutto in inverno, è bene non farsi trovare impreparati. La seconda è che questa cittadina defilata, incastonata nell’entroterra marchigiano e lontana dalle principali vie di comunicazione, potrebbe rapirvi il cuore per sempre. Un rischio però che vale la pena correre.

Non manca più nessuno…

“Chi arrivi a Urbino ignaro e della sua storia e della sua importanza si trova di fronte a una sorpresa straordinaria, anzi a un miracolo”. Così introduceva la città Carlo Bo, che dell’Università urbinate – dal 1506 punto di riferimento culturale per tutta Europa – fu rettore per oltre 50 anni. E in effetti è difficile non restare abbagliati dal fascino di questo centro dalle dimensioni relativamente contenute, quasi perso in un “giuoco di colline” – seguendo ancora il racconto di Bo – tra le quali tutto d’un tratto “appare un palazzo fatato che il tempo non ha sfregiato né intaccato. È un salto indietro nel tempo, un tuffo nella purezza e nella libertà dello spirito”. È il Palazzo Ducale. Un capolavoro che da solo varrebbe il viaggio. A darci il benvenuto in città sono, infatti, gli inconfondibili “torricini” di quella che fu la dimora di Federico da Montefeltro, alla cui realizzazione contribuirono architetti come Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini. Che sono però solo i primi di una lunga serie di maestri del Rinascimento che, a vario titolo, incontreremo visitando i saloni di questo “Palazzo in forma di città”. I suoi ambienti infatti ospitano la Galleria Nazionale delle Marche che custodisce capolavori di Lorenzo Lotto, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Tiziano (come la “Flagellazione di Cristo” e il “Miracolo dell’Ostia profanata” per citare solo i più noti), e ovviamente Raffaello, che nacque proprio a due passi da qui nel 1483. Tra i vari ambienti da visitare, merita una nota speciale lo splendido studiolo del duca Federico, con i suoi intarsi lignei su disegni di Botticelli e Bramante… e così all’appello degli artisti rinascimentali non manca davvero più nessuno!

Passeggiando nella storia 


Ma Urbino non è solo il suo Palazzo Ducale, e in effetti tutto il centro storico è Patrimonio dell’Umanità Unesco. Due le strade principali che ne segnano la trama e che si incrociano in Piazza della Repubblica; mille invece i vicoli e vicoletti che da esse si dipanano a creare una fitta ragnatela che sembra insinuarsi sempre più in profondità nella storia. Uno degli assi principali è Via Raffaello, lungo la quale incontriamo la casa-museo del celebre artista, dove Raffaello Sanzio nacque e trascorse la giovinezza, e il Collegio Raffaello dove visitare il Gabinetto di Fisica, piccolo museo che raccoglie centinaia di antichi strumenti scientifici. Raggiungiamo quindi il Duomo (che però potrebbe an- cora essere chiuso a causa del terremoto del 2016) e l’annesso Oratorio delle Grotte: basta scendere pochi gradini che si aprono alla visita quattro cappelle dove sono custoditi un crocifisso miracoloso, una Pietà marmorea che sembra prendere vita, uno scenografico Golgota, un Compianto su Cristo Morto in terracotta e persino un Giro del Perdono che si può percorrere per farsi abbonare qualche eventuale peccato. Imperdibili gli Oratori di San Giovanni Battista e San Giuseppe. Nel primo a rapire i sensi sono i colori accesi del ciclo di affreschi risalenti ai primi del ’400 che narrano la storia di Gesù e del Battista; nel secondo a sorprendere è il grandioso complesso scultoreo cinquecentesco raffigurante la Natività a dimensioni reali.

Dopo una sosta al Museo dei Gessi con la sua collezione di calchi storici tratti in prevalenza da sculture antiche oggi conservate nei maggiori musei europei, è tempo di raggiungere la Fortezza Albornoz che dalla metà del XIV secolo veglia sulla città, nel contesto di quello che oggi conosciamo come Parco della Resistenza. Siamo arrivati nel punto più alto della città, e da qui Urbino si apre allo sguardo in tutta la sua bellezza immutata nei secoli. Sempre perfetta, sia che vi si presenti baciata dal sole freddo dell’inverno con la sua straniante luminosità, sia coperta da una coltre di neve che la tiene al sicuro come fa con i germogli più preziosi nell’attesa della primavera, sia immersa in una nuvola bassa e lanuginosa dalla quale fanno capolino le luci accese, i tetti, i campanili e i torricini, come appena riemersi da un tempo lontano.

A Urbania... non solo befane!

La chiamano “città della Befana” perché proprio qui, all’inizio del mese, si tiene la Festa Nazionale dedicata alla vecchina sulla scopa. Urbania però merita una visita tutto l’anno. Celebri le sue ceramiche, dette “durantine” dall’antico nome del centro, Casteldurante. Da non perdere il Palazzo Ducale, sia all’interno - con la sua Biblioteca e il Museo Civico dove spiccano per importanza due globi, uno terrestre e uno celeste, del Mercatore - sia visto dall’esterno, con il bell’affaccio sul fiume Metauro. Da visitare anche la Chiesa dei Morti con il Cimitero delle Mummie.

Shopping

Il centro è ricco di botteghe, molte delle quali propongono ceramiche di tradizione durantina. Per i viaggiatori gourmet però, il souvenir imperdibile è la Casciotta d’Urbino, formaggio Dop dalle origini cinquecentesche, da abbinare a una confezione di crescia sfogliata, la tipica piadina marchigiana. Dove fare acquisti? Alla Raffaello Degusteria in Via Bramante

10 cose da fare in provincia di Pesaro-Urbino in un fine settimana

  1. Visitare l’Orto Botanico Universitario urbinate (aperto da maggio a ottobre)
  2. A Cagli, incontrare arte contemporanea e antiche iscrizioni in un Torrione di Francesco di Giorgio Martini
  3. Innamorarsi di Gradara sulle tracce di Paolo e Francesca
  4. Parlare di scienza ai bambini facendoli divertire al Museo del Balì a Saltara
  5. Lasciarsi affascinare dal “mare d’inverno” a Pesaro e Fano (ma anche a Marotta, a cui è dedicata la canzone di Ruggeri)
  6. Ammirare la cascata “cittadina” di Fermignano
  7. Addentrarsi nella “tomba segreta” scavata nel tufo di Piagge
  8. Sciare (o passeggiare, dipende dalla neve!) sulle piste del Monte Carpegna, ma anche di Catria e Nerone
  9. Scoprire che la piadina può essere anche sfogliata (crescia a Urbino) e che si sposa perfettamente con la Casciotta d’Urbino Dop. Ma provare anche passatelli e piatti al tartufo
  10. Brindare a Bianchello del Metauro o con un rosso dei Colli Pesaresi.

Info utili

  • In aereo Gli aeroporti più vicini sono quelli di Ancona, Bologna, Rimini e Forlì. In ogni caso è necessario raggiungere le relative stazioni ferroviarie e da lì prendere un treno per Pesaro o Fano, quindi un autobus per Urbino.
  • In auto Da Roma: A1 direzione Firenze, proseguendo in direzione Perugia, poi Cesena, quindi Urbino. Da Firenze: A1 direzione Roma, proseguire sulla E78 per Città di Castello; proseguire per Acqualagna, immettersi sulla superstrada per Fano fino all’uscita Urbino. Da Bologna: A14 direzione Ancona, uscita Pesaro-Urbino, quindi proseguire per Urbino. Da Ancona: A14 direzione Bologna, uscita Fano quindi proseguire per Roma fino alla deviazione per Urbino.
  • In autobus Orari e informazioni: www.adriabus.eu
  • In treno Le stazioni di riferimento sono quelle di Pesaro e Fano, come sopra; arrivando da Roma si cambia a Falconara Marittima.

Dove mangiare

Ragno D’Oro
Il posto giusto per provare la crescia sfogliata. Prezzo medio: 12 euro Via Don Minzoni, 2 - Urbino (PU) www.facebook.com/ragno.oro

La Tartufara
Piatti tipici del Montefeltro ma soprattutto tartufi in tutte le stagioni. Prezzo medio: 35 euro Country House Ca’ Vernaccia Via Panoramica, 10 - Loc. Pallino (PU) Tel. 0722.329824 www.locandaurbino.com

Urbino dei laghi
Cucina tipica in un locale che sorge su un lembo di terra sospeso tra laghetti di pesca. Annesso resort. Prezzo medio 30 euro Via San Giacomo in Foglia, 7 Loc. Pantiere (PU) Tel. 0722.589426 tenutasantigiacomoefilippo.it

Dove dormire

La Corte della Miniera
Agriturismo didattico presso un’antica miniera di zolfo. Al suo interno un Museo della Stampa. Da 57 euro a persona Via della Miniera, 10 - Loc. Miniera (PU) Tel. 0722.345322 www.cortedellaminiera.it

B&B Albornoz
Incastonato nelle mura del centro storico, arredato con stile. Monolocale da 70 euro Via dei Maceri, 23 - Urbino (PU) Tel. 348.7361881/347.2987897 www.bbalbornoz.com

B&B La Casetta Del Borgo
A pochi km dal centro, immerso nel verde. Doppia da 55 euro Via Del Borgo Antico, 5 - Urbino (PU) Tel. 0721.482189