Salvia

Conosciuta sin dall’antichità in tutto il bacino del Mediterraneo, la salvia non solo è una pianta aromatica da tenere sempre a portata di mano in cucina, ma è utilizzata ampiamente in erboristeria per le sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche e digestive.

La salvia è un arbusto perenne sempreverde della famiglia delle Lamiacee, la stessa del timo, del rosmarino o della menta, ma è impossibile confonderla con altri aromi per via della particolare peluria che ricopre le sue foglie che la rende di un colore cangiante verde-grigio argentato.

Le varietà di salvia sono numerosissime, ne sono state classificate quasi un migliaio; esistono persino la salvia ananas, utilizzata in pasticceria perché le sue foglie hanno il profumo del frutto tropicale, o la Salvia hispanica, dalla quale si ricavano i famosi semi di chia. In cucina e in erboristeria, però, i tipi più utilizzati sono essenzialmente due: la Salvia officinalis e la Salvia sclarea. Sono molto simili tra loro, la prima è detta anche “comune”, le sue foglie sono piccole e ha un aroma intenso e balsamico; la Salvia sclarea è chiamata anche “erba moscatella”, perché le sue foglie, una volta macerate nell’aceto, assumono un buon profumo di Moscato, motivo per cui veniva utilizzata per intensificare l’aroma del vino o della birra.

In cucina le foglie di salvia sono utilizzate per il loro profumo delicato e balsamico. Può essere aggiunta ai soffritti per creare una base originale per sughi e salse. È perfetta per insaporire ogni tipo di verdura e di carne, ma anche i legumi, sia in preparazioni semplici sia in altre più elaborate. È anche uno degli ingredienti alla base di due primi classici della tradizione italiana, i ravioli e gli gnocchi burro e salvia.

Le foglie della Salvia officinalis maxima, che come suggerisce il nome sono molto grandi, vengono fatte in pastella e fritte: un modo originale e saporito per gustare questa pianta aromatica.

Per avere sempre a disposizione salvia fresca è possibile coltivarla in vaso sul balcone. La pianta, infatti, non richiede particolari attenzioni e anche nei climi rigidi si possono ottenere ottimi risultati; l’unica accortezza è proteggere le radici nei mesi più freddi mettendo al riparo i vasi.