Premiaty > VINI&BEVANDE Luglio 2022

Margarita

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Ingredienti

  • 20 ml di triple sec
  • 15 ml di succo di lime appena spremuto
  • ghiaccio
  • per decorare:
  • 1 fetta di lime
  • ghiaccio
  • sale
  • Bicchiere: coppa Margarita 

Il Margarita è probabilmente il cocktail messicano più conosciuto. Grazie al suo sapore agrumato e fresco può essere bevuto a ogni ora del giorno ed è perfetto per accompagnare i piccanti e saporiti piatti tipici della cucina sud e centroamericana. Rientra nella categoria dei cocktail sour, cioè i cocktail preparati con un distillato, un correttore e un succo.

Prima di procedere con la realizzazione del cocktail è fondamentale preparare adeguatamente il bicchiere nel quale verrà servito. Riempite con del ghiaccio la coppa Margarita e lasciatela raffreddare per un paio di minuti, appena sarà gelata togliete il ghiaccio e passate la fetta di lime sul bordo. Immergete il bordo della coppa nel sale e girate un paio di volte in modo da coprirlo uniformemente, infine scuotete la coppa per togliere il sale in eccesso. Adesso si può procedere con la preparazione di un Margarita perfetto. Riempite uno shaker di ghiaccio, versate gli ingredienti e agitate per circa 12 secondi, infine filtrate nella coppa Margarita decorata con il sale.

Come spesso accade alle cose che raggiungono una fama internazionale, la storia del Margarita si perde nel mito, anzi, nei miti, poiché le versioni che circolano sono davvero tante. La storia più accreditata vuole che il Margarita sia stato creato da Danny Negrete, bartender del locale all’interno del Garci Crispo Hotel, che nel 1936, in occasione delle nozze del fratello, dedicò questo cocktail alla sposa dandogli il suo nome. Una storia assai originale risale al 1947, quando Carlos Danny Herrera sostenne di aver inventato il cocktail una decina di anni prima, in onore di una ballerina che portava lo stesso nome allergica a tutti gli alcolici tranne che alla Tequila. Cosa molto rara nel mondo dei cocktail, tra chi si attribuisce l’invenzione del Margarita c’è anche una donna, Margaret Sames, che pare lo creò nel 1948 in occasione di una festa.