I nostri consigli
Marca Trevigiana, dove fiorisce l'autunno
Premiaty > ITINERARIOLa provincia veneta è il luogo ideale dove trascorrere un fine settimana anche nei mesi più freddi. Ad attenderci città d’acqua e d’arte, massicci dove convivono storia e natura, un mare di colline vitate ma, soprattutto, una gastronomia che proprio in questo periodo dà il meglio di sé
C’è un luogo magico, nel cuore del Veneto, dove il freddo, quando arriva, si presenta all’uscio di casa con un bouquet di magnifici fiori. Dai petali allungati, bianchi e striati di carminio. O nella forma di grandi rose carnose dalle tinte pastello. Un’immagine davvero suggestiva, ma mai quanto quella degli ottimi piatti che è possibile cucinare con questi fiori… quella sì che è pura poesia! Già, perché i “fiori d’inverno” che sbocciano nella Marca Trevigiana sono i suoi celebri radicchi. Quello Tardivo Trevigiano, il più pregiato, e il Variegato di Castelfranco. Da gustare, per esempio, in risotto inseme alla salamella locale, come lo si serve a Treviso, deliziosa città d’acqua segnata da canali che scorrono tra i palazzi. Da gustare, per esempio, in risotto inseme alla salamella locale, come lo si serve a Treviso, deliziosa città d’acqua segnata da canali che scorrono tra i palazzi. Da vedere Piazza dei Signori, il salotto buono della città. Ci si ferma qui a bere “un’ombra de vin” o uno spritz e poi si prosegue lungo il Calmaggiore che porta al Duomo; da notare una copia della Fontana delle Tette, che proprio lo scorso aprile, dopo secoli, è tornata a spillare vino come voleva la tradizione nelle giornate di festa. Suggestiva la chiesa gotica di San Nicolò, mentre caratteristica è la visita nella mattina all’Isola della Pescheria, luogo del mercato del pesce. Sì perché, come dicevamo, Treviso è una città d’acqua che domina su una terra umida, quella del Parco Regionale del Sile, fiume legato a doppio filo alla coltura e alla lavorazione del radicchio, lungo il quale merita la sosta l’Oasi naturalistica del Mulino Cervara.
Raggiungiamo quindi l’altra capitale del radicchio, Castelfranco, con la sua bella cinta muraria. Siamo nella città del Giorgione, che al pittore rinascimentale ha dedicato una casa-museo, da visitare magari prima di trovarsi di fronte alla Pala con Madonna in trono custodita nel Duomo. Fino al 4 marzo 2018, inoltre, la casa-museo è una delle sedi della mostra diffusa “Le trame di Giorgione” dedicata ai capolavori dell’arte e della produzione tessile tra XVI e XVIII secolo. Se vi trovate in zona 11 e 12 novembre, fate un salto a Paese, dove si tiene la manifestazione “San Martino tra i sapori d’autunno”, e poi allungatevi verso Volpago dove degustare i migliori vini del Montello e dei Colli Asolani in occasione della Mostra che si svolge dal 16 novembre al 3 dicembre.
Tempo di bollicine
Saliamo di qualche chilometro e immergiamoci in un mare di colline vitate, quelle che caratterizzano la Strada del Prosecco, altra eccellenza della “gioiosa et amorosa” Marca. Un itinerario che si apre a Conegliano, perla di bellezza che stupisce con il suo Duomo affrescato e l’annessa Sala dei Battuti. Oltre a regalare panorami che fanno tremare il cuore, la Strada porta alla scoperta di tesori come la Pieve di San Pietro di Feletto, con i suoi affreschi tra i quali si fa notare un curioso “Cristo della Domenica”, o ancora il Molinetto della Croda a Refrontolo, incastonato in un angolo di natura da sogno.
Si prosegue quindi per raggiungere la zona del rinomato Cartizze e magari fare sosta all’Osteria senz’Oste, dove servirsi da sé e godere di una tranquillità irreale. Conclude il tour Valdobbiadene. A questo punto gli amanti del rosso potrebbero trovare interessante deviare verso Borgo Malanotte, dove bere un buon Raboso del Piave visitando questo piccolo centro scolpito nel tempo. Da qui ci si allunga verso Oderzo, con le sue vestigia romane, e Portobuffolè, tra i Borghi più Belli d’Italia.
Sempre più in alto
Saliamo ancora per concludere il nostro tour tra le vette delle Prealpi Trevigiane, regno della natura – su tutto le Grotte di Caglieron –, dei buongustai – con le malghe, dove scoprire Bastardo e Morlacco del Grappa, per esempio –, ma soprattutto degli sportivi. Ad andare per la maggiore sono deltaplano e parapendio, con i quali si vola sui laghi di Revine o ci si lancia dal Monte Grappa, il cui nome però evoca anche la memoria di passate battaglie. Dall’imponente Sacrario parte infatti un ideale percorso nella memoria che porta dritti a Vittorio Veneto, dove lasciarsi incantare da Piazza Flaminio a Serravalle. Non troppo distanti anche l’Abbazia cistercense di Follina; Possagno, paese natale di Antonio Canova di cui si possono visitare la casa, il tempio e la splendida Gipsoteca che ne raccoglie bozzetti e gessi; e Asolo, la “città dai cento orizzonti” dove sedere ai tavoli dello storico Caffè Centrale amato da Carducci, D’Annunzio e Hemingway, e ordinare un magari un amaro al radicchio rosso di Treviso, perché il cerchio – così come il nostro viaggio – si chiuda, lasciandoci in bocca il gusto unico della Marca Trevigiana.
Una giornata in villa
Pensando a un viaggio nell’entroterra veneto impossibile non ricordare le sue ville storiche, un patrimonio di circa 4000 strutture tra le quali si fanno notare per lustro e bellezza le Ville Palladiane, edificate dal celebre architetto nel XVI secolo. E in particolare quelle nominate Patrimonio dell’Umanità, come per esempio nella Marca Villa Emo di Fanzolo di Vedelago, forse la più celebre, non lontana da Castelfranco, ma anche Villa Barbaro di Maser, entrambe aperte alle visite.
Radicchio in festa
Per chi voglia saperne di più sul radicchio, la sua storia e le aziende che lo producono, un viaggio nella Marca non può esulare dal seguire almeno uno dei tre itinerari lungo i quali si sviluppa la Strada del Radicchio. Ma non solo. Dal 4 novembre fino al 5 marzo del prossimo anno, infatti, tutto il territorio è coinvolto in una serie di sagre, feste e mostre, spesso storiche, che vedono proprio i “fiori d’inverno” protagonisti. A inaugurare la rassegna la Festa del Radicchio di Rio San Martino a Scorzè (in provincia di Venezia), mentre tra le tappe più significative ricordiamo quella di Treviso dell’8-10 dicembre. Per informazioni: www.fioridinverno.tv
Dove mangiare
I ristoranti del radicchio
Alcuni locali del territorio si sono uniti in Consorzio allo scopo di promuovere la cultura del radicchio e propongono speciali menu nei quali il “fiore trevigiano” entra in ogni portata, dalle zuppe ai risotti, dalla carne al pesce, dai contorni al dessert. www.ristorantidelradicchio.it
Al Botegon
Qui si viene per il classico aperitivo a base di “cicheti” e spritz, o i migliori vini della zona. Grandi classici: polpette, folpetti e crostini di baccalà. Prezzo medio: 15 euro Porta San Tomaso, Viale Burchiellati, 7 Treviso - Tel. 0422.548345 www.botegon.com
Antica Torre
Un elegante locale storico, in pieno centro. Ottimi piatti della tradizione. Prezzo medio: 50 euro Via Inferiore, 55 - Treviso - Tel. 0422.583694 www.mtn-group.it/antica-torr
Dove dormire
Alice relais nelle vigne
Immersa nelle vigne, fattoria del XIX secolo con eleganti camere, uno splendido panorama e Prosecco di produzione propria. Doppia da 150 euro Via Gaetano Giardino, 94, Loc. Carpesica Vittorio Veneto - Tel. 0438.561173 www.alice-relais.com
Locanda Sandi
Atmosfera di un tempo; solo sei camere immerse nella natura. Ottimo il ristorante; si degustano i vini di Villa Sandi. Doppia: 90 euro Via Tessere, 1 - Valdobbiadene, Loc. Zecchei Tel. 0423.976239 www.locandasandi.it
Maison Matilda
Small luxury boutique hotel, raffinato negli arredi e nell’accoglienza. Doppia da 160 euro Via Jacopo Riccati, 44 - Treviso Tel. 0422.582212 - www.maisonmatilda.co
10 Cose da fare in un weekend nella Marca Trevigiana
- Organizzare una visita con degustazione in una cantina dei colli di Conegliano Valdobbiadene
- Dedicarsi al cicloturismo tra i boschi del Montello e del Cansiglio
- Fare un salto nel tempo al Parco Archeologico Didattico del Livelet, dove vivere come uomini primitivi
- Scoprire la storia locale visitando il Museo Archeologico di Oderzo
- Visitare le Ville Palladiane della provincia
- Lasciarsi incantare dal fascino della Gipsoteca del Museo Canova a Possagno
- Prendersi qualche minuto di riflessione di fronte al Sacrario militare del Monte Grappa e al Monumento al Partigiano e alla Resistenza di Cima Grappa
- Toccare con mano la storia del ’900 al Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
- Fare un giro per malghe per una scorpacciata di prodotti tipici
- Bagnare i “cicheti” con la classica “ombre de vin” in una delle storiche osterie di Treviso