Premiaty > IL PRODOTTO DI STAGIONE Aprile 2019

Le fragole del mio orto

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Belle e golose, sono anche facili da coltivare. Ottime da sole o in ricette dolci e salate, stimolano il metabolismo e aiutano ad avere un sorriso smagliante. Servono altre scuse per farne una scorpacciata?

Cosa sono le fragole? Sono lacrime d’amore versate da Venere per la morte di Adone. Così almeno racconta il mito. Nella realtà tutti sanno cosa sono le fragole. Sono frutti. Non proprio. Suona strano, ma è vero, i frutti delle fragole sono solo i semini che si trovano sulla loro superficie. Quelle rosse, dolci e profumate che si mangiano con tanto piacere in questo periodo dell’anno, sono in realtà infiorescenze: in parole povere, una parte del fiore che cresce e assume la forma più carnosa e succulenta. Dal punto di vista botanico, dunque, si tratta di “falsi frutti”, anche se questo non le rende certo meno buone o meno preziose all’interno di una dieta equilibrata.

Rosse, bianche e… piene di virtù!

Di fragole ne esistono molte varietà. Alcune portano nomi affascinanti, come Madeleine, Charlotte, Annabelle. Se ne trovano di tipiche di vari territori, come la fragola di Tortona, Presidio Slow Food, o dalle forme curiose, come la Frau Mieze Schindler, piccola e tonda. C’è poi la fragolina di bosco, detta Regina delle Valli, e ci sono quelle bianche, come le Snow White Pineberry o l’Annablanca. Tutte, dalla più classica alla più esotica, hanno però in comune un alto contenuto di antiossidanti, capaci di stimolare il metabolismo e contrastare le infiammazioni intestinali, aiutando anche nella perdita di peso (se mangiate in modo equilibrato, naturalmente). Cinque fragole contengono, poi, la stessa quantità di vitamina C di un’arancia, ma anche xilitolo, che contrasta la formazione della placca dentale e uccide i germi responsabili dell’alitosi.

Un’attenzione speciale

Come si mangiano le fragole? Fresche, una dopo l’altra, e ci si potrebbe anche fermare qui. In realtà, si tratta di una materia prima molto versatile, che può rientrare in preparazioni dolci ma anche salate, come il risotto, un’insalata o le salse di accompagnamento alle carni suine. Poi ci sono le confetture, ovviamente, per godere della loro dolcezza tutto l’anno. Una cosa importante da sapere prima di mangiare o cucinare le fragole però,
è che devono essere lavate con grande cura, più di quanto non si faccia con altri frutti. Le fragole infatti tendono a trattenere nella superficie i pesticidi usati per la coltivazione. Meglio, quindi, fare attenzione a sciacquarle bene e, potendo, sceglierle biologiche o magari provare a coltivarle da soli, come suggerito.

Le gemme dell'orto

Provare a coltivare le fragole da soli può dare grandi soddisfazioni anche ai meno esperti di lavori dell’orto, perché non richiedono troppe cure per crescere e regalare i loro frutti. Si possono piantare anche sul balcone o in terrazza, è sufficiente munirsi di vasi abbastanza capienti (30x30 cm) e di un terriccio ricco di sostanze organiche. Poi ci vogliono le piantine, ovviamente, da preferire ai semi per chi non ha dimestichezza con la materia. Vanno piantate in primavera, anche se ci sono alcune varietà che potrebbero richiedere temperature più basse, e hanno bisogno di una buona esposizione al sole. D’inverno, poi, le piante vanno riparate dal freddo con un telo o uno strato di foglie secche o paglia, nell’attesa che tornino a gettare l’anno successivo.