La dipendenza emotiva
Premiaty > MONDO DONNAAffidarsi in modo totale all'altro coincide spesso col perdere fiducia in sé stessi
Siamo spesso portati a pensare che più un rapporto appare complicato, più ci sembra reale e appassionato. Troppo spesso ci perdiamo in dichiarazioni d’amore terribili per il significato che hanno rispetto a noi stessi, del tipo: “senza di te la mia vita non ha significato”.
Un certo grado di dipendenza affettiva è del tutto naturale nelle relazioni intime; il bisogno di stare con l’altro fa parte dell’attrazione e dell’interesse. Ma quando si parla di dipendenza emotiva nella sua reale accezione, ci si riferisce a un vero e proprio disturbo psicologico, con gravi ripercussioni sul benessere e lo stile di vita della persona che ne è affetto.
Il paragone con la dipendenza da stupefacenti
Le conseguenze della dipendenza emotiva sono simili, per certi versi, a quelle della dipendenza da stupefacenti. Ecco qualche esempio:
- Il soggetto prova un’euforia quando vede il partner, simile a quella che caratterizza l’uso di una droga;
- La tendenza continua a ricercare sempre di più la vicinanza con il partner (fenomeno simile alla tolleranza, un meccanismo fisiologico che spinge i tossicodipendenti ad aumentare progressivamente la quantità di droga assunta per ottenere l’effetto desiderato)
- Quando una relazione finisce le persone dipendenti hanno dei sintomi d’astinenza che sono simili a quelli che si riscontrano nella sindrome d’astinenza dei tossicodipendenti (depressione, ansia, insonnia o ipersonnia, irritabilità, perdita dell’appetito o abbuffate) che, esattamente come avviene nella tossicodipendenza, portano alla ricaduta (in questo caso a ricercare il partner perduto ad ogni costo).
Esattamente come avviene nella dipendenza da sostanze, anche nella dipendenza affettiva, con il passare del tempo, tutto inesorabilmente ruota intorno al partner. Solitamente sia gli interessi sia gli hobby vengono progressivamente abbandonati e il fulcro dell’esistenza intera diventa il partner.
Ma quali sono le dinamiche cognitive ed emotive che stanno alla base di questo processo disfunzionale? Spesso tutto nasce dalla presenza di un profondo schema di inadeguatezza a cui si lega un altrettanto profondo schema di abbandono: la persona si sente inadeguata e senza alcun valore che ne giustifichi la stessa presenza nel mondo. Quando riesce a iniziare una relazione affettiva con un’altra persona, essa diventa la sola cosa a conferirle importanza. L’altro, dunque, diventa talmente essenziale da generare un terrore estremo alla sola idea di poter perderlo.