I bambini e le paure
Premiaty > MONDO JUNIORLa paura è un segnale d’allarme che porta l’organismo ad attivare comportamenti di protezione, come per esempio la fuga o l’attacco. Quando è soverchiante può diventare dannosa e convertirsi in panico o in terrore
La paura è una delle emozioni umane primarie, ciò significa che è inscritta nel nostro patrimonio genetico. Possiamo distinguerne diverse: esistono le paure innate (connesse all’età evolutiva) e quelle provocate da eventi traumatici indotti dall’ambiente.
Una comunicazione attenta
Fra le paure acquisite a causa di fattori esterni si possono annoverare quelle strettamente connesse a stili educativi che, talvolta, favoriscono nel bambino l’insorgere di manifestazioni emotive disturbanti.
Una modalità relazionale e comunicativa che tende alla svalutazione del bambino – in cui vengono sottolineati continuamente i suoi errori – può indurre il piccolo ad avere paura di sbagliare, a temere di essere disapprovato e ad acquisire una stima di sé troppo bassa.
Una modalità, invece, tesa alla prestazione e che cerca la perfezione – per cui il bambino “vale” per i suoi successi – può portare a vivere con ansia e paura le proprie esperienze scolastiche e sociali.
C’è anche la modalità iperansiosa e iperprotettiva, che fa sì che il genitore protegga il bambino da ogni tipo di rischio e di frustrazione, generando eccessive timidezza e preoccupazione.
Tutto questo può indurre il bambino non solo a temere ogni cosa, a non rischiare, a non sperimentare, ma anche a provare insicurezza, poca fiducia nell’altro, bassa autostima e paure che col tempo non possono che moltiplicarsi.
Conoscere per conoscersi
I genitori con il loro atteggiamento possono aiutare il bambino a superare le paure, innanzitutto riconoscendo e accettando le proprie ed evitando di attribuirle a lui. Inoltre, è bene avere fiducia nelle capacità del bambino e riconoscergli un tempo e uno spazio per trovare soluzioni autonome, osservandolo e valorizzando i punti di forza del suo agire nonché le capacità creative e risolutive che sviluppa nella gestione delle paure.
È necessario partire dal rispetto delle paure del piccolo, aiutandolo a dare un nome alle emozioni che vive e, di conseguenza, a comprenderle. Nel fare ciò molti libri vengono in aiuto (sia dei bambini sia degli adulti), per esempio Una strana creatura nel mio armadio o le classiche fiabe dei fratelli Grimm. Ma non bisogna dimenticare che il gioco, l’attività grafico-pittorica e il movimento sono tutte occasioni per il bambino di esprimersi e per gli adulti di avvicinarsi a lui emotivamente