E se il gatto rifiuta la sabbietta?
Premiaty > MONDO PETPuò capitare a gatti di tutte le età di cambiare abitudine e cominciare a sporcare coi bisogni fuori dalla cassetta. Niente panico, talvolta la spiegazione (con la relativa soluzione) è meno complessa di quanto si immagini. Ecco alcune casistiche da considerare
I disturbi eliminatori del gatto sono il problema comportamentale lamentato più di frequente dai proprietari. Comprenderne il motivo può diventare una vera sfida che mette alla prova il veterinario e che, talvolta, necessita dell’intervento dello specialista in comportamento felino. Nel caso in cui il gatto non abbia problemi di infezioni o infiammazioni alle basse vie urinarie – un disturbo di tutt’altra natura – si possono prendere in esame diverse spiegazioni.
Buone norme generali
Va ricordato sempre che le ciotole del cibo e dell’acqua devono essere posizionate lontano dalla zona del gabinetto, meglio se in un’altra stanza, per esempio in cucina il cibo, in bagno o in una zona di servizio la cassettina dei bisogni. Per quest’ultima andrebbe scelto un luogo tranquillo dove il gatto possa appartarsi senza doversi guardare le spalle da bambini, cani o altri gatti. La cassetta igienica deve essere proporzionata alle dimensioni dei soggetti (i gattini hanno bisogno di bordi bassi facilmente scavalcabili) e la quantità di sabbia deve mettere in condizione il gatto di scavare agevolmente, per poter poi ricoprire il tutto senza bagnarsi o sporcarsi le zampe. Infine, il numero delle cassette è proporzionato al numero dei felini di casa. I testi più autorevoli dicono: una cassetta per gatto più una.
I primi tentativi
Se il gatto evita di usare la cassetta igienica, innanziutto si può ipotizzare che non apprezzi il tipo di substrato (sassolini troppo grossi, troppo fini, troppo duri, profumazioni o odori fastidiosi), oppure che non gradisca la localizzazione della cassetta all’interno della casa. Sulla base dei cambiamenti descritti dal proprietario si può dunque provare a cambiare substrato, senza spostare fisicamente la cassetta, e osservare cosa succede. Oppure se ne può aggiungere una nel posto che il gatto sembra preferire per depositare le deiezioni. Potrebbe anche succedere, però, che il gatto metta in atto delle marcature vere e proprie su superfici verticali, con spruzzo e coda alzata e vibrante, mentre nel frattempo “impasta” con le zampe anteriori. Oppure che indirizzi le sue marcature verso un solo familiare e non verso altri.
Attenti all’ansia
Questa varietà di comportamenti emerge solo facendo domande precise ai proprietari, in più un’attenta analisi potrebbe indirizzare anche verso situazioni di disagio e di ansia del gatto. Va tenuto presente, inoltre, che quando un gatto sporca per casa aumenta la sorveglianza e lui se ne accorge. Meglio mettere in sicurezza letti e divani e ignorarlo.
Le cause più comuni per l’eliminazione inappropriata:
- sabbia o substrato che crea fastidio
- posizione della cassetta igienica sgradita
- elementi di disturbo quali cani, bambini o altri gatti; in quest’ultimo caso servono più premure poiché un gatto che tormenta il suo conspecifico tenderà a farlo ovunque
- atteggiamento sessuale, un comportamento che nei soggetti non sterilizzati di solito rientra dopo la chirurgia
- cambiamenti della routine quotidiana, come accessi vietati in alcune zone della casa, spostamento di mobili, arredi nuovi, tinteggi delle pareti, traslochi, ospiti
Se le prime soluzioni proposte non risolvono il problema, è meglio affidarsi a un esperto che, osservando le dinamiche all’interno della casa, saprà cogliere il disagio del gatto.