Dry martini
Premiaty > COCKTAILIngredienti
- ✗ 60 ml di gin
- ✗ 10 ml di vermut dry
- ✗ 1 scorzetta di limone
- ✗ ghiaccio
- Bicchiere: coppetta da cocktail (detta anche coppa Martini)
“Mescolato, non shakerato” è l’iconica frase pronunciata da James Bond quando ordina il suo cocktail Martini e questa è la regola aurea anche per il cocktail di questo mese: il Dry Martini. Questo drink, tra i più conosciuti e apprezzati, evoca atmosfere eleganti e glamour, smoking e abiti lunghi. Il suo gusto forte non è adatto a tutti, il palato va educato, ma una volta assaporato non lo si abbondona. La sua preparazione è un vero proprio rituale, da ammirare quando lo si ordina al bar (si dice sia il vero banco di prova di ogni bartender) e da provare a casa per ritagliarsi un momento quasi spirituale. I passaggi per prepararlo sono pochi, ma vanno eseguiti con attenzione.
Mettete alcuni cubetti di ghiaccio nella coppetta per farla raffreddare. Riempite di ghiaccio un mixing glass (il bicchiere di vetro per la preparazione dei cocktail) e versate prima il vermut e poi il gin. Mescolate delicatamente per qualche secondo. Mai shakerare questo cocktail, il ghiaccio, sciogliendosi, abbasserebbe il grado alcolico e annacquerebbe il suo sapore che deve essere deciso e pungente. Togliete il ghiaccio dalla coppetta e versate il cocktail filtrandolo. Infine, strizzate la scorza di limone sul cocktail per profumarlo e aromatizzarlo con gli oli essenziali. Ecco pronto un Dry Martini perfetto.
Nonostante si veda molto spesso, per gustare un Dry Martini come da ricetta tradizionale, è assolutamente vietato mettere un’oliva all’interno del bicchiere. Se lo si desidera, si possono servire olive verdi in salamoia in una ciotolina a parte. Questo cocktail ha una storia antica, pare infatti sia nato da un drink chiamato Martinez, molto in voga a metà Ottocento, fatto con gin, vermut rosso e bitter. All’inizio del Novecento, con il lancio del Martini Vermouth Extra Dry, inizia a diffondersi così come lo conosciamo oggi. È uno dei cocktail più consumati e famosi negli Stati Uniti, ma è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Pare che perfino Nikita Krusciov, segretario generale del Partito Comunista dell’ex Unione Sovietica negli anni Cinquanta, dopo averlo assaggiato disse: “Il Martini cocktail è la più potente arma degli americani”.