Limone
Premiaty > IL PRODOTTO DI STAGIONEDalla salute alla tavola, fino alla cosmesi, un campione di proprietà preziose note da millenni
Dall’Oriente al Mediterraneo
Sebbene sia uno dei frutti simbolo delle nostre latitudini, il limone affonda le sue radici nei paesi orientali. Pare, infatti, fosse coltivato in Cina, India e Birmania già nel II secolo, dove veniva utilizzato soprattutto per le sue proprietà antisettiche, antireumatiche e tonificanti. Come molte altre varietà di frutta, furono gli Arabi a introdurlo nel bacino del Mediterraneo intorno al X secolo. In Europa le prime coltivazioni furono realizzate in Sicilia, ancora oggi uno dei massimi produttori europei di questo agrume, e a Genova.
Una crescita record
La World Citrus Organization, piattaforma che riunisce i paesi produttori di agrumi tramite le associazioni di settore, il 5 novembre 2021 durante la prima edizione del Global Citrus Congress ha reso noti i dati relativi alla produzione di agrumi per il 2021/2022. A fronte di un calo per tutti i paesi del mondo unica eccezione sono i paesi del Mediterraneo, in particolare l’Italia. Nel nostro paese, infatti, è prevista una crescita del 12% per gli agrumi in generale e dell’8% per i limoni.
Valori nutrizionali
Il limone è composto per circa il 90% di acqua, per questo motivo 100 g di frutto integro forniscono appena 11 calorie, delle quali il 78% è rappresentato da carboidrati e il 22% da proteine. Se invece consideriamo il solo succo, le calorie totali scendono a 9 per 100 g di prodotto, delle quali l’87% carboidrati e il 13% proteine. Nota a tutti è l’abbondanza di vitamina C contenuta in questo frutto, in 100 g di limoni troviamo ben 50 g di vitamina C. Ma questo profumato agrume è ricco anche di vitamine del gruppo B e di minerali quali fosforo, potassio, calcio, sodio e ferro. La buccia e l’albedo contengono molti preziosi flavonoidi.
Sette tesori giallo oro
In Italia ben sette varietà di limoni hanno ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione di Origine Protetta). In Sicilia troviamo il limone Interdonato di Messina e quello di Siracusa, ai quali si è aggiunto nel 2020 il limone dell’Etna. In Calabria si coltiva il limone di Rocca Imperiale, conosciuto come “limone rifiorente” per via delle quattro fioriture annuali. In Campania è stata riconosciuta l’IGP al limone della Costa di Amalfi, detto anche Sfusato amalfitano, e al limone di Sorrento, dal quale si ricava il famoso limoncello. In Puglia, infine, si coltiva il Femminello del Gargano distinto in due tipologie: il Lustrino, a scorza gentile, e il Fusillo, limone oblungo.
Un jolly in cucina
Del limone non si butta via niente, persino le sue foglie possono essere utilizzate in cucina. Il suo succo ravviva anche il più insipido dei piatti, così come la sua scorza, e può essere usato per le marinature e nella preparazione dei pinzimoni. La sua versatilità lo rende indispensabile anche nella preparazione di ricette vegane o vegetariane. Il succo del limone è infatti utilizzato per far cagliare le bevande vegetali nella realizzazione di formaggi vegani e per favorire la lievitazione degli impasti integrali.