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Copenaghen: lo street food fa tendenza

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Nella città della Sirenetta la cucina è regina. Tra ristoranti stellati, bistrot rilassati e chioschi dalle tavolate conviviali: ogni turista goloso può trovare la sua dimensione

Smørrebrød. Un nome complicatissimo per un piatto semplicissimo ma di grande effetto e, soprattutto, molto amato dai danesi. Si tratta di una tartina di pane di segale farcita nei modi più fantasiosi e solitamente servita in degustazione in diverse varianti. Golosa, semplice, veloce, proprio come la cucina che piace agli abitanti di Copenaghen. Nella città che ha ospitato il ristorante migliore del mondo, il Noma ovviamente, chiuso proprio all’inizio di quest’anno, e dove l’alta cucina è di casa (qui si trova la maggior parte dei ristoranti stellati del Nord Europa, tra cui il Geranium, eletto migliore al mondo nel 2022), è lo street food il vero trend del momento, declinato in proposte di altissima qualità. Per capirci, lo stesso chef del Noma, René Redzepi, nel 2020 ha aperto un burger bar, il POPL, dove concentrare tutta la sua tecnica e la sua creatività nell’elaborare hamburger per veri intenditori. Ma per le vie della città è tutto un riconcorrersi di chioschi e localini dove mangiare a prezzi accettabili piatti veloci ma creati con grande attenzione, soprattutto alle materie prime biologiche, altro trend che impazza da queste parti. Realtà come il Reffen, uno dei più grandi mercati di street food d’Europa, e il Toldboden Seaside, entrambi sul lungomare della città, sono luoghi conviviali dove assaggiare cucine diverse seduti in tavolate con sconosciuti che potrebbero diventare velocemente amici davanti a un boccale di birra e a un hot dog.

Le montagne russe del gusto

Affaccia sulle acque anche Christiania. Zona militare abbandonata e occupata nel 1971 da una comunità di giovani anticonformisti che la proclamarono città libera, ovvero non soggetta a tasse e governata secondo una legislazione interna, oggi ospita all’incirca mille persone che vivono stabilmente tra le sue casette colorate. Un mondo a parte, tra murales e opere d’arte, nel quale immergersi per una passeggiata, ma anche per mangiare qualcosa in modo del tutto informale, magari ascoltando della buona musica, ai tavoli dai tanti localini che la animano, come il Morgenstedet, caffetteria vegetariana, biologica e rilassata che rappresenta bene lo stile della zona. Altra sosta immancabile è quella ai Giardini di Tivoli, senza dubbio l’attrazione più famosa della città: un parco divertimenti coloratissimo e un po’ rétro, attivo fin dal 1843. Anche qui, oltre che per un giro di giostra, si viene per mangiare e fare un po’ di shopping gastronomico tra i banchi del Tivoli Food Hall, con la sua proposta di street food che è una montagna russa tra le cucine del mondo. Al primo posto tra i simboli della città, però, c’è sicuramente la Sirenetta, dal 1912 l’attrazione più visitata di Copenaghen, la cui storia è in qualche modo legata a quella della gastronomia locale, perché a volerne l’edificazione come omaggio alla città fu Carl Jacobsen, figlio del fondatore della birra danese Carlsberg. Tra le altre tappe imperdibili ci sono il Nyhavn, l’antico porto cittadino, con le sue palazzine colorate che si specchiano nell’acqua; l’Amalienborg, la residenza della Regina; la Torre Rotonda, salendo sulla quale si ammira la città dall’alto; il Rosenborg, castello rinascimentale che ospita i gioielli della Corona; e la Strøget, la via pedonale dello shopping, dove potrete fare acquisti e sedere ai tavoli di caffè e bistrot mondani.

Mangiare camminando

Cosa? Aringhe, principalmente: affumicate, marinate, grigliate, o generose porzioni di salmone affumicato, fondamenta della cucina scandinava. E ancora frikadeller e krebinetter, immancabili polpette servite con le patate, o il rød pølse, wurstel rosso leggermente affumicato che si trova per pochi spiccioli a ogni angolo. Tutti alimenti che si prestano a essere consumati passeggiando per le strade della città. Da non mancare una degustazione di formaggi danesi, tra i quali i più noti ci sono il Danbo IGP, stagionato e a pasta semidura, considerato il formaggio nazionale; l’Havarti IGP, dal gusto delicato, molto goloso anche nella versione stagionata Gammel Knas; e il Rygeost, affumicato, le cui radici pare affondino nella cucina vichinga. Per gli amanti dei prodotti da forno c’è poi l’imbarazzo della scelta: pasticcerie e panifici spuntano come funghi. Si inizia con le wienerbrod, generose paste dolci sfogliate per la colazione di origine viennese, passando per le snegl, “chiocciole” lievitate alla cannella, fino ai burrosi biscotti danesi, per tornare al rugbrød, il pane di segale di origine antichissima, oggi utilizzato come base per i smørrebrød.

10 cose da fare a Copenaghenin una settimana

  1. Viaggiare nel tempo visitando il Museo delle Navi Vichinghe, a Roskilde
  2. Raggiungere la piccola isola di Fionia, il giardino della Danimarca, con i suoi 123 castelli
  3. Visitare la casa di Hans Christian Andersen a Odense
  4. Partire per un safari di ostriche
  5. Incontrare il principe Amleto nel suo castello di di Kronborg, Patrimonio UNESCO
  6. Immergersi nei fasti del castello di Frederiksborg, la Versailles del Nord, e del suo giardino barocco
  7. Scoprire le coste danesi e gli antichi villaggi di pescatori di Hornbæk, Gilleleje e Tisvilde
  8. Salire sulle giostre del Bakken, il più antico parco divertimenti al mondo attivo, aperto nel 1538
  9. Lasciarsi affascinare dalle Møns Klint, le più alte scogliere del Paese
  10. Percorrere la spirale di 600 metri della Forest Tower, architettura in legno nella natura del Parco naturale di Gisselfeld Kloster Skove

Artigianale è meglio

Pensando alla birra danese vengono subito alla mente un paio di grandi nomi noti a livello internazionale. In realtà la Danimarca è uno dei maggiori produttori di birra al mondo, con una percentuale di birrifici pro capite senza paragoni: ovunque ci si trovi si può essere certi di trovare un birrificio a meno di 30 km! Amatissima la birra artigianale, con oltre 100 microbirrifici indipendenti e alcuni produttori che hanno mantenuto la loro natura di craft brewery ma che hanno conquistato il mercato internazionale, come Mikkeller.

Secondo natura

Fino alla chiusura, il Noma di René Redzepi è stato un punto di riferimento per la gastronomia danese. Nei primi anni 2000, tra le tendenze lanciate dal Noma ci fu la “nuova cucina nordica”, fatta di prodotti locali, naturali e stagionali. Una vera filosofia gastronomica, alla quale il sommelier dell’allora ristorante “migliore del mondo”, Pontus Elofsson, decise di affiancare bottiglie di vini naturali, lanciando un trend destinato a durare. Ancora oggi i vini naturali – da uve biologiche, con intervento dell’uomo ridotto al minimo – sono i più diffusi nei wine bar di Copenaghen. Tra i locali da non perdere il Terroiristen, al 52 di Jægersborggade.

Info utili

In aereo: L’aeroporto di riferimento è il Copenaghen-Kastrup, anche se voli low cost atterrano in altre località come Billund (comunque semplice ed economico da raggiungere). Dal Kastrup si arriva in centro con la metropolitana, il treno, o il bus 5.

In treno: Dall’Italia non esiste una linea diretta con la capitale danese, che però si può raggiungere da località vicine come Malmö (40 minuti) o Amburgo (6 ore). Dalla stazione Hovedbanegården partono treni per le principali località del Paese.

Mezzi pubblici: Oltre ad autobus e metropolitana, ci sono gli harbour bus, autobus galleggianti. Il City Pass è un biglietto digitale che consente viaggi illimitati sui mezzi pubblici. Anche la Copenhagen Card (copenhagencard.com)consente l’uso dei mezzi senza limiti, oltre all’ingresso in oltre 80 musei e attrazioni.

Shopping

Moderno mercato tutto vetrate e banchi di specialità danesi e artigianato, il Torvehallerne è il più grande di Copenaghen e il posto giusto per souvenir e spuntini.

Dove dormire

CPH Living Hotel Hotel:galleggiante con ampie vetrate per guardare l’acqua scorrere. Doppia da 1200 corone (170 euro ca.) Langebrogade, 1A www.cphliving.dk

25hours Hotels Catena internazionale di alto design. Doppia da 2000 corone (260 euro ca.) Pilestræde, 65 www.25hours-hotels.com

Central Hotel and Café: Una sola stanza sul tetto di un piccolo caffè, per un’esperienza unica. Una notte: 2500 corone (330 euro ca.)Tullinsgade, 1 www.centralhotelogcafe.dk

Dove mangiare

Gro Eatery: Cucina bio in una serra in un orto urbano sul tetto di un palazzo. Menu da tre portate: 360 corone (48 euro ca.) Æbeløgade, 4 www.grospiseri.dk

Christianshavn Boat Rentals and Café: Caffè galleggiante nei dintorni del porto, nonché noleggio di barche dal 1896. Si mangia con 150 corone (20 euro ca.) Overgaden Neden Vandet, 29 www.baadudlejningen.dk

Gasoline Grill: Vanta hamburger famosissimi. Ha varie sedi, la più caratteristica in un ex distributore di benzina. Burger da 75 corone (10 euro ca.) Landgreven, 10 www.gasolinegrill.com<