Azzorre, isole di acqua e di fuoco
Premiaty > ITINERARIOArcipelago di origine vulcanica, su queste terre calde e fertili la frutta tropicale abbonda e le “mucche felici” pascolano nel verde
São Miguel
Hanno un cuore che ribolle, sbuffa e fuma le Azzorre. Un cuore caldo, lavico, che sull’isola di São Miguel, una delle nove che compongono l’arcipelago, viene usato come forno naturale per cuocere uno dei piatti più tipici di questa terra, il cozido das Furnas. Siamo a Furnas, per l’appunto, località celebre per i suoi soffioni sulfurei, le tante sorgenti di acque termali, e i caldeiras, grosse buche nelle quali viene calato il cazeido, uno stufato di carne lasciato cuocere al vapore naturale del sottosuolo per 6 o 8 ore. Ogni giorno, attorno alle 12.30, i ristoratori locali fanno emergere i paioli di metallo con le pietanze interrate al mattino e ormai pronte: un vero spettacolo, che è possibile vedere solo qui, a oltre 1400 km dalle coste portoghesi, in pieno Oceano Atlantico.
Viaggio al centro della terra
Verdi e fertili, le Azzorre sono un paradiso di vegetazione subtropicale incredibilmente rigogliosa, costellato dal blu intenso delle ortensie, fiore simbolo delle isole. Nelle acque cristalline che ne bagnano le coste si rincorrono delfini e balene, seguite a distanza da placide tartarughe. Le isole hanno origine vulcanica, eredità che si manifesta in molti modi. Come nei centri termali, quello di Caldeira Velha su tutti, con le sue piscine di acqua a 37°C che sgorgano da una splendida cascata. Oppure negli antichi crateri ormai addormentati che si sono trasformati in laghi o parchi, come nel caso del Lagoa das Setes Cidades – uno dei panorami più fotografati di São Miguel – o della Caldeira de Guillerme Moniz a Terceira, dove è possibile visitare anche l’Algar do Carvao, la camera magmatica del cono di un vulcano: calarsi in questo luogo magico e misterioso dà l’impressione di scendere davvero al centro della terra. Tornati in superficie ci aspetta la bella città di Angra do Heroismo, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Altra isola, Graciosa, altro cratere vulcanico: la Caldeira, dal quale si accede alla Furna do Enxofre, grotta che conduce al Lagoa do Styx, sotto il livello del mare, antro di grande fascino che non è possibile visitare completamente a causa delle esalazioni di zolfo e gas tossici, ma che ha contribuito al riconoscimento dell’isola quale Riserva della Biosfera Unesco. In superficie valgono la visita i borghi che animano l’isola, come Praia, con i suoi mulini a vento. Chi ama il folclore infine non manchi la gita a Santa Maria, dove a fine agosto si svolge uno dei festival musicali più seguiti del Portogallo, il Maré de Agosto, che ospita il meglio della tradizione cantautorale lusitana, insieme a diversi artisti internazionali.
Dove pascolano le mucche felici
Isole vuol dire pesce, in gran quantità. Tonno, prima di tutto, di eccellente qualità, ma anche polpo, cucinato nel vinho de cheiro, o cavaco, insolito crostaceo che viene bollito nell’acqua di mare, che gli conferisce un delizioso sapore salmastro, e lapas, patelle da mangiare crude o alla griglia. Tante anche le zuppe, che sanno di mare (caldo de peixe) come la zuppa di polpo di Pico o quella di Maia a São Miguel; ma anche di terra, come il caldo verde, zuppa di cavolo e patate, o la sopa do Spirito Santo, uno stracotto di carne e verdure. Oltre al mare cristallino, le Azzorre sono infatti ricche di pascoli e vengono per questo considerate la terra delle “mucche felici”. Mucche che vivono all’aperto e vengono gestite da piccole aziende familiari. Questo porta a una ricca produzione di latte e di latticini (la maggior parte del formaggio portoghese proviene proprio da qui). Il più famoso è quello di São Jorge, intenso e piccante, ma ogni isola ha la sua produzione caratteristica da scoprire. Anche la carne di bovino è ovviamente una specialità, e uno dei piatti più tipici è l’alcatra di Terceira, con il manzo cotto a fuoco lento con vino rosso, cipolle, aglio, peperoni e pepe nero. È tempo di dessert: il più famoso è il bolo lêvedo, sorta di panetto cotto sulla piastra, morbidissimo e dolce, da farcire con burro, marmellata, miele o l’ottima frutta tropicale che cresce sulle isole: ananas, banane e frutti della passione su tutti. Golosissimo anche il bolo Dona Amelia, tortino di zenzero e cannella ricoperto di zucchero a velo – omaggio ad Amelia, l’ultima regina del Portogallo, la cui ricetta è stata elaborata in occasione di una sua visita alle isole –, o le queijadas di Graciosa, versione locale del celebre dolce portoghese. Il tutto da gustare con un liquore a base di ananas o frutto della passione.
La montagna del vino
L’isola di Pico è dominata da un enorme vulcano, il terzo più grande di tutto l’Atlantico. La sua presenza ingombrante determina ogni aspetto della vita sull’isola, a partire dai suoi terreni che risultano essere carichi di minerali e nutrienti come pochi altri. Proprio su questa terra fertile, disegnata da muretti di pietra scura e riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, cresce il vitigno Verdelho, il più caratteristica delle Azzorre. Il vino che se ne ricava è un bianco dalle note salmastre, di una sapidità rocciosa, quasi piccante, estremamente estivo. Da provare anche il dolce vinho de cheiro (fragolino), per i brindisi speciali nei giorni di festa.
10 Cose Da Fare alle Azzorre in una settimana
- Nuotare insieme ai delfini
- Immortalare una balena che salta tra le onde facendo whale watching
- Visitare i vari musei e i centri etnografici che conservano la memoria della caccia alle balene, parte essenziale della storia delle isole
- Appassionarsi al golf sui tanti campi presenti nell’arcipelago
- Godersi tutte le possibili attività legate al mare, dalle gite in barca alle immersioni, al surf
- Trascorrere una giornata nella Riserva Naturale dell’isoletta di Vila Franca do Campo con il suo piccolo cratere sommerso
- Perdersi lungo le centinaia di percorsi di trekking per ogni livello
- Visitare Corvo, la più piccola delle Azzorre, Riserva della Biosfera Unesco
- Vivere la movida a Ponta Delgada, la “capitale” delle Azzorre, e con i suoi 18.000 abitanti anche il centro più popoloso
- Visitare il Museo del Vino di Biscoitos, a Terceira
Il tè verde delle Azzorre
Sull’isola di São Miguel si trova l’unica piantagione di tè in Europa. Introdotta nel XIX secolo, questa coltivazione è portata avanti in modo sostenibile senza uso di pesticidi, erbicidi e fungicidi. Tra i produttori più antichi c’è Chá Gorreana, azienda che organizza anche visite con degustazione. Il tè più popolare e caratteristico è quello verde delle Azzorre, anche se sono prodotte varie tipologie di tè nero altrettanto interessanti.
Info Utili
In aereo Non esistono voli diretti dall’Italia: per raggiungere le Azzorre è necessario fare scalo a Lisbona o a Porto. La compagnia aerea delle Azzorre, SATA, offre collegamenti capillari tra le isole, anche se è bene prenotare i voli con anticipo perché i piccoli aeroporti locali supportano a fatica il traffico turistico dell’alta stagione. L’aeroporto principale delle Azzorre è quello di São Miguel. www.aeroportopontadelgada.pt
In traghetto È possibile spostarsi tra le isole anche in traghetto con le navi della AtlanticoLine, comode soprattutto per gli spostamenti tra le isole centrali (Faial, Pico, São Jorge) www.atlanticoline.pt/en
In auto Noleggiare un’auto è il modo più comodo per muoversi sulle isole. Quasi tutte le attrazioni sono difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici. In alternativa è possibile spostarsi in taxi, sempre disponibili all’arrivo dei traghetti e fuori dagli aeroporti.
Shopping
Oltre ai vari mercati cittadini presenti sulle diverse isole, come quello di Ponta Delgada a São Miguel, dove fare scorta di prodotti freschi o conserve, è da non perdere la visita al tempio dei formaggi, il Rei do Queijos, sempre a Ponta Delgada, il paradiso per gli amanti dei latticini, dove assaggiare e acquistare la migliore produzione casearia dell’arcipelago.
Dove dormire
Pico Dreams: Per soggiornare come a casa in una bella struttura con vista panoramica sull’oceano e il monte Pico. Doppia tra 30 e 45 euro Rua do Laranjal, 9 – São Roque do Pico www.picodreams.com/en
Azul Singular: Glamping park con tende e bungalow in legno immersi nella natura tropicale. Doppia: 150 euro Rua da Granja, 61 – Horta www.joandso.com
My Angra Boutique Hostel: Antica casa di famiglia ristrutturata con gusto giovane e accogliente. Camera doppia da 62 euro a notte Rua de São Pedro, 168 – Angra do Heroísmo www.myangra.com
Dove mangiare
Beira Mar: Punto di riferimento per gli amanti del pesce. Prezzo a testa: 25 euro Canada do Porto, 46 – São Mateus da Calheta www.beiramarazores.com
Peter Cafè: Un’istituzione per sub, velisti e whale watchers, che si ritrovano per bere un bicchiere o gustare piatti semplici e sostanziosi. Si mangia con 25 euro Rua José Azevedo Peter, 9 – Horta www.petercafesport.com
Cella Bar: In una struttura avveniristica vincitrice del premio di architettura Building of the Year, a due passi dal mare. Si mangia con 30 euro Lugar da Barca – Madalena www.facebook.com