Isole Ebridi oltre i confini del tempo
Premiaty > ITINERARIOUn viaggio nell’arcipelago scozzese immersi in una natura scontrosa ma bellissima, dove ascoltare storie dei clan e leggende, incontrare antichi villaggi abbandonati e mistici siti archeologici, ma anche avvistare foche e balene che si tuffano nell’oceano…
Immaginate di passeggiare lungo una spiaggia candida, con la sabbia fine baciata dall’acqua cristallina dell’oceano, il sole che brilla e attorno morbidi pendii verdeggianti o pareti di roccia all’orizzonte. Che meraviglia! Viene da pensare di essere ai tropici. Almeno fino a che non si alza il vento, un po’ troppo forte. O finché non mettiamo un piede in acqua, decisamente troppo fredda. E poi cos’è che spunta sulla cima di quella collina? Sembra una pecora dal muso nero… Quando poi tra gli scogli si affacciano una foca e un gruppetto di graziosi puffin (pulcinelle di mare), è ormai chiaro che, nonostante la prima impressione, non siamo proprio ai Caraibi. E infatti quello che ci troviamo di fronte è l’Oceano Atlantico settentrionale, dalle cui acque emerge l’affascinante arcipelago che disegna la Scozia occidentale, quello delle isole Ebridi. Una terra fatta di lunghe spiagge, certo, ma anche catene montuose e spettacolari brughiere, borghi usciti da pieghe della storia, castelli, siti celtici e soprattutto 200 km di isole scarsamente abitate – la popolazione totale non raggiunge i 50.000 abitanti –, dove non si vive certo di turismo, ma di agricoltura, pesca, pastorizia e tessitura. Un altro mondo, insomma. Da scoprire insieme.
Nelle terre di Highlander
Innanzitutto le isole Ebridi si dividono in Interne, le più prossime alla terraferma, ed Esterne. Delle prime, la maggiore è Skye, considerata tra le più belle isole al mondo. Qui gli appassionati di cinema non potranno non visitare il Dunvegan Castle, il più antico castello scozzese, sede del mitico clan MacLeod, quello del quale avrebbe fatto parte l’highlander interpretato da Christopher Lambert. Da vedere il villaggio fantasma di Boreraig da raggiungere con 10 km di trekking facile da Broadford. Immergetevi quindi nell’atmosfera surreale delle Black Cuillin, le montagne nere dal profilo aguzzo che disegnano i panorami di Skye, e raggiungete il Loch Coruisk, lago vulcanico incastonato nel cuore più aspro della catena montuosa, o la valle di Glen Brittle dove ammirare le Fairy Pools, insieme di laghetti e cascatelle che paiono fatate. E ancora il faro di Neist Point sulla punta occidentale dell’isola, o l’Old Man of Storr, monolite alto circa 55 metri che sembra sempre sul punto di cadere e che rappresenta il punto più alto di Skye, o il Brother’s Point, costone a strapiombo sul mare di incredibile suggestione. Da visitare anche l’isola di Mull, con la colorata cittadina di Tobermory e gli imponenti Archi di Carsaig, sorprendente conformazione rocciosa sulla spiaggia, dalla quale cercare anche di avvistare tra i flutti balene e delfini. E ancora l’isola di Islay, famosa per le sue distillerie di whisky torbati, o Staffa dove non perdere la grotta basaltica di Fingal, così impressionante da aver ispirato i Pink Floyd per la loro Fingal’s Cave, o Coll, una delle aree al mondo con il cielo più limpido dove al calar della notte ci si tuffa letteralmente tra le stelle.
Terre solitarie
Raggiungiamo quindi le Ebridi Esterne, la cui isola principale si divide in due e prende i nomi di Lewis, a nord, e Harris a sud. Qui la prima tappa è il mistico sito archeologico di Calanais Standing, grandioso agglomerato megalitico fondato nel 1800 a.C. – chi ha visto il film Disney Brave/Ribelle lo riconoscerà – che si compone di enormi massi disposti attorno a una pietra centrale per un totale di una cinquantina di elementi. Spettacolare. Le origini del sito sono, come sempre in questi casi, oscure, ma visitato al tramonto non può che far pensare a riti ancestrali e magiche suggestioni. Da visitare i villaggi di Gearrannan, con le sue blackhouses dal tetto di paglia, fattorie tradizionali abbandonate, e Bragar, dove ammirare un curioso reperto: un arco realizzato dalla mandibola di una balenottera azzurra che si è arenata qui nel 1920. Da non perdere Dun Carloway, enorme torre fortificata su uno sperone roccioso, e Butt of Lewis, il punto più settentrionale di Lewis nonché il più ventoso del Regno Unito. Da Lewis raggiungiamo il North Harris, immergendoci nel paesaggio lunare, roccioso e spoglio di questa parte dell’isola che ospita anche alcune delle spiagge più incredibili dell’arcipelago. Ma spingiamoci ancora oltre, verso l’isola di Uist, rocciosa e ricca di siti archeologici, come il cerchio di pietre Pobull Fhinn o la camera di sepoltura di Barpa Langais. E poi ancora più lontano, fino a St Kilda, piccolo arcipelago e riserva naturale Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, completamente abbandonato, paradiso di solitudine e meraviglia, con i suoi strapiombi rocciosi, le distese verdi e le tracce del passaggio dell’uomo ormai solo accennate. Un luogo fuori dal tempo, surreale, oltre il quale sembra aprirsi l’infinito.
Dove mangiare
The Oyster Shed
Piccolo negozio di alimentari, dove gustare ostriche freschissime. Molto economico, si mangia anche con 5 sterline
Carbost Beag, Skyewww.theoysterman.co.uk
Loch Croistean Coffee Shop
Come essere ospitati in una casa provata, all’interno di una ex scuola. Cucina tradizionale.
Prezzo medio 20 sterline
Loch Croistean Old School, Uig, Skye
Uig Sands Restaurant Affumicatoio artigianale di salmone dove acquistare (ma anche mangiare) l’eccellenza locale in un ristorante con vista strepitosa.
Prezzo medio: 30 sterline Timsgarry, Lewis
www.uiglodge.co.uk
Dove dormire
The Flodigarry Hotel
Storica magione di campagna immersa in un contesto suggestivo.
Da 195 sterline a camera
Flodigarry, Skye
www.hotelintheskye.co.uk
Lewis Castle
Perfetto per provare l’emozione di vivere in un
castello vittoriano con tutti i comfort delle strutture più moderne.
Da 150 sterline a camera Stornoway, Lewis
www.togethertravel.co.uk
Glenview Cottage
Un classico cottage nel verde perfetto per 4 persone. Da 66 sterline a persona Tolsta Chaolais, Lewis
www.glenviewcottage.com
10 cose da fare in una settimana alle Ebridi
- Vivere la spiritualità della chiesa di St Clement di Rodel, una delle più importanti delle Ebridi Esterne.
- Esplorare l’entroterra collinare in bicicletta.
- Assistere a un concerto di musicisti folk e ascoltare canzoni in gaelico nei pub.
- Ammirare gli artigiani locali impegnati nella tessitura dell’Harris Tweed.
- Assaggiare la gastronomia di mare e di terra (capesante, aragoste, granchi e agnello) e non perdere la tipica salsiccia nera, la Stornoway black pudding.
- Esplorare gli antichi siti di monoliti e di broch, caratteristiche costruzioni megalitiche dell’età del ferro.
- Evocare le storie dei clan scozzesi visitandone i castelli.
- Assistere alla tosatura delle pecore passeggiando per le campagne.
- Riuscire ad ammirare l’aurora boreale (in autunno e inverno).
- Visitare le antiche distillerie Isle of Harris, a Harris, e Talisker a Skye.
Info utili
IN AEREO
Dall’Italia partono voli diretti per gli aeroporti di Glasgow ed Edimburgo, dai quali è possibile raggiungere l’aeroporto di Stornoway (www.hial.co.uk/stornoway-airport) grazie a voli quotidiani.
IN TRAGHETTO
Diverse isole delle Ebridi sono servite regolarmente dai traghetti della compagnia Caledonian MacBrayne (www.calmac.co.uk); se volete prenotare anche un posto per l’auto (il mezzo migliore per visitare le isole), fatelo con un certo anticipo. Le Ebridi Interne sono raggiungibili con traghetti in partenza da Oban e Mallaig; sempre in traghetto vi sono collegamenti interni all’arcipelago e con le Ebridi Esterne.
IN AUTO O BUS
Skye è collegata alla terraferma anche da un ponte, lo Skye Bridge, perciò è direttamente raggiungibile con auto e bus. Kyle of Lochalsh (nei pressi del ponte sulla terraferma) in treno o in autobus dista circa 2 ore e 30 da Inverness
Moneta:a oggi il cambio è: 1 sterlina = 1,16 euro