Premiaty > IL PRODOTTO DI STAGIONE Aprile 2018

Profumo di basilico

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Ingrediente fondamentale della cucina mediterranea, dà un tocco di colore ai nostri piatti: è sua maestà il basilico

Originario dell’Asia, veniva coltivato nell’antichità per le sue presunte virtù terapeutiche (avrebbe proprietà sedative e toniche e sarebbe utile in caso di nausea, asma e ipertensione) e gli Egizi lo offrivano nei riti sacrificali agli dei. Oggi, invece, il basilico è protagonista delle tavole in tutto il bacino del Mediterraneo, dal Nord Africa alla Grecia, passando ovviamente per l’Italia.

Il basilico in cucina

L’intensità del suo aroma penetrante cambia da una varietà all’altra: dal più diffuso basilico genovese, a quello greco dalle foglie piccole e frastagliate, a quello rosso, molto decorativo. Il basilico non si presta all’abbinamento con altre erbe aromatiche, preferendo essere il protagonista: ciliegina sulla torta di un piatto di pasta al pomodoro e complemento essenziale della caprese, unito a pecorino, parmigiano, pinoli, aglio e olio d’oliva dà vita alla regina delle salse, il pesto alla genovese. Da provare anche su pizze o focacce e come condimento di lasagne vegetariane. Provate a valorizzarlo anche con accostamenti non scontati, ad esempio abbinato alle fragole o per arricchire zuppe, insalate e macedonie di frutta, a cui conferisce una freschezza molto gradevole. L’aroma del basilico dà il suo meglio quando è crudo o aggiunto a fine cottura, poiché l’alta temperatura ne disperde il profumo.

Aroma a portata di mano

Pianta che teme il freddo, il basilico non sopravvive a temperature inferiori ai 10-15 gradi e ama il sole; per questo si può iniziare la semina in marzo se si dispone di un semenzaio, mentre nell’orto è meglio aspettare maggio. Per il resto non necessita di particolari cure: facilmente coltivabile anche in vaso, sul davanzale o sul balcone, purché ben soleggiato e innaffiato regolarmente ma senza esagerare, il basilico consente di avere anche più di una raccolta annuale; la maggiore produzione è per lo più tra maggio e ottobre, con il picco massimo a settembre, motivo per cui il suo inconfondibile profumo si diffonde tipicamente nelle serate estive. Ricordate, però, che nel clima italiano il basilico è una pianta annuale, da seminare ogni anno. Al momento della raccolta, staccate a mano le foglie dal rametto e lavatele con attenzione immergendole in acqua fredda per mantenerne vivo il colore e poi asciugatele tamponandole delicatamente con carta assorbente, avendo cura di asciugarle bene. La tradizione vuole che non si triti il basilico, ma che si spezzi a mano e poi si usi un mortaio in marmo con il pestello in legno per sprigionarne tutti gli aromi.

Una pianta delicata

Con qualche accorgimento possiamo godere del profumo e della freschezza del basilico anche nei mesi invernali, preferendo però metodi di conservazione diversi dall’essiccazione, che gli farebbe perdere gran parte degli aromi. È preferibile invece congelare il basilico disponendolo in una teglia, formando degli strati di foglie alternati a carta d’alluminio, in modo che rimangano separate. In alternativa è possibile conservarlo riponendolo in vasetti e ricoprendolo di olio d’oliva extravergine o di sale, e consumarlo entro un paio di mesi.