I giochi dei bambini
Premiaty > MONDO JUNIORSolo giochi o un modo utile per confrontarsi con il mondo? Qualche consiglio per gestire le attività ludiche dei nostri bambini e aiutarli a crescere
Se ci si ferma a guardare i bambini giocare, ci si accorge immediatamente di quanto per loro il gioco sia una cosa seria. In effetti, esso rappresenta una delle attività più importanti per il loro sviluppo, proprio perché è il modo in cui i bimbi conoscono il mondo e imparano a interagire con le altre persone.
Fino ai tre anni di vita, i piccoli non sanno giocare insieme. Stanno vicini, sembra che interagiscano, ma non è così: semplicemente fanno la stessa attività uno di fianco all’altro, magari scambiandosi degli oggetti, in quello che si definisce “gioco in parallelo”. L’interazione inizia alla scuola materna e si sviluppa ulteriormente alle elementari. Più i piccoli crescono, più i giochi diventano strutturati, allargandosi ad un numero maggiore di bambini.
Quest’ultima tappa è particolarmente importante a livello evolutivo: i giochi di gruppo iniziano alle elementari, perché è il momento in cui i bimbi imparano a socializzare e a interiorizzare una serie di regole sociali. Iniziano dunque a provare piacere facendo giochi sempre più articolati insieme d altri bambini, diventando capaci di pensare e di rispettare le regole reciprocamente.
A che gioco giochiamo?
Vi sono differenti forme di gioco e ognuna di esse riveste funzioni specifiche. Il gioco di finzione è importantissimo perché permette, soprattutto ai bambini più piccoli, di rielaborare le emozioni che vivono nel quotidiano. È un’attività che non va ostacolata, né diretta: va solo assecondata.
Il gioco di finzione, tendenzialmente, si fa da soli; ma possono esserci da parte del bambino delle richieste di interazione con altri coetanei oppure con i genitori. Essi si devono lasciar coinvolgere, assecondando i loro figli, senza intervenire o gestire il gioco. Anche i giochi fisici sono molto importanti, soprattutto per i bambini che stanno tutto il giorno a scuola, impegnati in tante attività didattiche sempre dirette
da un adulto. Lasciarli liberi di giocare a rincorrersi, scappare e prendersi, anche solo per mezz’ora al giorno, permette loro di sfogare le energie e di acquisire maggiore consapevolezza del proprio corpo.
Anche se alcuni di questi giochi, come la lotta, a prima vista possono sembrare confusivi, o potenzialmente pericolosi, in realtà rappresentano un modo protetto e adeguato di tirare fuori l’aggressività, che insegna ad autoregolarsi. Dunque, salvo i casi in cui sia strettamente necessario, è bene che gli adulti facciano un passo indietro e lascino giocare i bambini liberamente.
Un ruolo importante nei giochi dei piccoli lo rivestono, senza dubbio, i giocattoli. È utile ricordare che più i giochi sono semplici, più stimolano la fantasia e la curiosità dei bambini e questo perché li portano a trovare sempre nuovi modi di utilizzare gli stessi oggetti. I giochi molto semplici si prestano a diventare tutto ciò che il bambino vuole in quel momento. Pentoline, piccole biciclette e passeggini, possono diventare strumenti dalle infinite possibilità che il bimbo utilizzerà di più e più a lungo. Organizzate nella sua camera i giochi in modo che siano tutti facilmente raggiungibili, così che il bambino possa scegliere da solo che cosa prendere; è importante dargli la possibilità di scoprire tutte le potenzialità di ciò che ha nella sua cameretta. L’accortezza di lasciare sempre i giochi alla sua portata fa anche sì che il bambino diventi autonomo rispetto al genitore.
Quando i giochi sono troppi
Per evitare che il nostro bambino sia distratto da troppi stimoli, è bene che non abbia a disposizione troppi giochi, in modo che possa concentrarsi su ognuno dedicandogli la giusta attenzione e sperimentando con ciò che ha. Uno spazio zeppo di oggetti poi, oltre a essere più difficile da tenere in ordine, limita la creatività e non lascia spazio all'invenzione e al gioco libero: meglio privilegiare l'acquisto di pochi oggetti ma belli, utili e duraturi. Regalare a un bambino troppi giochi poi, aumenta il rischio che diventi incapace di provare interesse per qualcosa per più di qualche giorno.