Adolescenza e prime relazioni
Premiaty > MONDO JUNIORCapiamo come affrontare e analizzare da genitori, le prime esperienze affettive dei nostri figli
Nonostante i giovani adolescenti trascorrano ancora molto tempo in casa, rispetto a quando erano bambini tendono a diventare sempre più autonomi rispetto alle figure di attaccamento, come genitori e familiari. Parallelamente, diventano sempre più importanti per loro il rapporto con i coetanei e le esperienze sociali. Quest’autonomia non è data da una separazione netta dai genitori, ma dall’individuazione progressiva di se stessi all’interno delle relazioni con i pari. Queste relazioni danno modo al giovane adolescente di esplorare differenti lati di sé e differenti identità, poiché le capacità di essere coinvolti in una relazione intima e lo sviluppo dell’identità sono aspetti strettamente correlati. I rapporti affettivi appaiono quindi, per gli adolescenti, degli spazi di esplorazione per le loro identità in formazione, permettendo loro di scoprire chi sono al di fuori della loro famiglia di origine.
Il ruolo dei genitori
Il tipo di attaccamento vissuto con i propri genitori, e gli schemi costruiti nelle relazioni con essi (che permettono di dare significato a se stessi e agli altri), influiscono in maniera decisiva sull’adolescente nel suo percorso di avvicinamento al primo amore. Le aspettative verso l’altro vengono costruite in base a tali schemi e dunque alle prime relazioni con l’adulto di riferimento: se si sarà sentito sicuro, insicuro, accolto o rifiutato, questo lo influenzerà inevitabilmente nel processo di costruzione del proprio modo di amare.
Il ruolo degli amici
Negli anni dell’adolescenza, inoltre, il primo amore diventa anche un momento di confronto con gli amici. Questo crea delle aspettative “sociali” su come si dovrebbe essere, aspettative che i ragazzi cercano di rispettare, a volte ascoltando meno le proprie esigenze e i propri bisogni, perché “quello che dicono gli altri” può sembrare più importate. Il ruolo della “reputazione” tra i giovani è tristemente decisiva, tanto da spingerli a camuffarsi per essere più coerenti all’opinione del gruppo, dei media, del gusto vigente. Questo può rendere l’approccio alle emozioni e al sesso molto complesso. La scelta del partner rischia quindi di essere guidata da principi emotivi ed estetici distonici rispetto a se stessi, e dall’immagine che si vuole veicolare nel gruppo dei pari, dunque non coerenti con ciò che è davvero importante per la persona.
Come comportarsi
Molti giovani, pur essendo spaventati dal contatto intimo (non solo fisico), vivono gli affetti e la sessualità con leggerezza. Il compito del genitore in questi casi dovrebbe essere quello di dare ascolto al figlio e guidarlo, con la consapevolezza di non poterlo proteggere da relazioni che dovrà imparare ad affrontare da solo. Molti giovani faticano a gestire il fallimento amoroso proprio perché troppo protetti dai genitori, che non permettono loro di prendersi responsabilità di alcun tipo, fino a renderli incapaci di credere di poter sopravvivere alla prima emozione forte vissuta nella loro totale autonomia.