Premiaty > ITINERARIO Luglio 2024

Tutti pazzi per l’Albania

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Del Paese balcanico piacciono la natura selvaggia, l’atmosfera un po’ rétro e una gastronomia che sa di storia e tradizioni diverse, ma con un occhio al futuro grazie ai tanti chef tornati a casa dopo prestigiose esperienze internazionali

Se negli ultimi anni l’Albania è diventata una meta estiva amata dai turisti italiani, il merito è senza dubbio delle sue coste da sogno, delle foreste, degli antichi villaggi e delle montagne, ma anche della sua proposta gastronomica, in equilibrio tra contaminazioni turche, greche e italiane. Tra i piatti tipici del Paese balcanico non mancano infatti rimandi alla cucina ottomana, impero che regnò a lungo su questi territori; così, accanto allo shishqebap o alle qofte (che richiamano le polpette di carne mediorientali) si trovano la mousaka me mish dhe, versione albanese della moussaka greca con patate, uova e carne di maiale, e piatti come makarona e rizoto, le cui origini sono più che evidenti. Ma non si creda che quella albanese sia solo una cucina di tradizione. In questo periodo di grande fermento, infatti, sono tanti gli chef di origine albanese, in passato occupati nelle grandi cucine di tutto il mondo, che sono tornati a casa aprendo ristoranti fine dining concentrati principalmente a Tirana, che dunque si sta affacciando sul mercato come meta gourmet di rilevanza internazionale.

Le tappe imperdibili
Ma da dove si parte per visitare l’Albania? Ci sono attrazioni per tutti i gusti, a partire dai tre siti Patrimonio dell’Umanità Unesco. Berat, “la città delle cento finestre”, è un villaggio di origine ottomana tra i più antichi del Paese, tutto case bianche arroccate, dominato da un castello che custodisce una colossale testa dell’imperatore Costantino. Tutt’attorno vigneti a perdita d’occhio, dove si produce principalmente kashmer, il rosso locale. E ancora, Argirocastro, “la città di pietra”, il cui sviluppo è legato alla dominazione ottomana, dove visitare il bazar, il castello e Casa Zekate, abitazione tradizionale scrigno di memorabilia. Da provare la pasha qofte, zuppa di latte e polpette di carne tipica del posto. Poco distante c’è Butrinto, con un sito archeologico che racchiude testimonianze greche, romane e bizantine. Splendido anche il relativo parco nazionale, prezioso angolo di biodiversità. Gli amanti dell’arte sacra non potranno evitare Coriza, con il suo grandioso museo delle icone bizantine, celebre anche per il suo antico bazar, il Pazari i Vjeter. Alle terme naturali di Përmet, sulle rive del canyon di Langarica, si assaggia anche il gliko, composta di frutta o verdura estremamente caratteristica. Chi cerca il fresco e gli itinerari nel verde troverà pane per i suoi denti presso le località più celebri delle Alpi albanesi, come il Parco Nazionale di Valbona, percorso da sentieri impervi e acque cristalline. Gli amanti del mare, infine, si ritrovano tutti a Saranda, porta d’accesso meridionale alla riviera albanese, celebre per le sue splendide spiagge, come quella di Krorez o, più distante, quella di Kakome, e ancora quelle delle isole Ksamil, appena al largo della costa, tutte raggiungibili in barca.

Contaminazioni di gusto
Sebbene lungo le coste il pesce fresco – magari alla brace o comunque cucinato in grande semplicità – sia una tentazione alla quale è impossibile non cedere, la cucina albanese, in realtà, si caratterizza per un utilizzo importante della carne e delle verdure. Tra i piatti più comuni troviamo i byrek, fagotti di pasta fillo farciti di spinaci, formaggio o carne, o la tavë, ricco stufato di carne cotto in una teglia di terracotta che poi si utilizza come piatto da portata. Tante le varianti, in base alla carne utilizzata e all’aggiunta di verdure, riso, ricotta o yogurt. Altra tecnica di cottura tradizionale è quella del saç, antico forno composto da un recipiente messo a terra e coperto da una campana di metallo all’interno del quale i cibi cuociono riscaldati dalle braci. Si cucina così, per esempio, la flija, sorta di crêpe a base di pasta fillo, burro, yogurt e panna acida. Da provare anche gli speca te mbushura, peperoni ripieni di riso ed erbe aromatiche, e le sarma, involtini di foglia di vite, verza o cavolo, ripieni di riso. Nei dolci si sente forte l’influenza ottomana, e infatti nella pasticceria albanese troviamo i dolcissimi bakllava e kadaif, rispettivamente a base di pasta fillo e pasta kataifi, irrorati di miele, ma anche il trilece, a base di tre diversi tipi di latte (fresco, condensato e panna) con pan di Spagna e caramello, curiosamente però di derivazione sudamericana.

10 cose da fare in Albania in una settimana

  1. Vivere a pieno l’atmosfera estiva a Dhërmi, tra le località più vivaci della riviera albanese.
  2. Rinfrescarsi sulle sponde del lago di Scutari, il più grande dei Balcani.
  3. Calarsi nei bunker di Tirana, oggi recuperati come luoghi d’arte.
  4. Visitare il museo archeologico di Durazzo.
  5. Immergersi nel Parco Archeologico di Apollonia a Fier.
  6. A Valona, raggiungere l’isola di Zvërnec, collegata alla città con un lungo ponte che sembra fluttuare sull’acqua.
  7. Ammirare l’Occhio Azzurro, sorgente naturale dall’incredibile colorazione blu e dalla forma circolare.
  8. Raggiungere il villaggio di Theth, da cui partono percorsi per esplorare le alte montagne tutt’attorno.
  9. Incamminarsi verso la spiaggia di Gjipe, isolata e complicata da raggiungere, ma bellissima.
  10. Fare una gita in barca sul lago Koman, uno dei paesaggi più mozzafiato di tutti i Balcani.

A ognuno il suo raki

C’è un locale molto famoso a Tirana, da non perdere, il Komiteti Kafe Muzeum, celebre la raccolta unica di reperti della storia albanese ma anche per la sua lista di varietà di raki diverse (oltre 50 bottiglie). Distillato di frutta tipico dei Balcani, anche in Albania è diffuso e molto amato. Il suo sapore cambia a seconda del frutto o delle erbe con cui è prodotto. Si beve a inizio pasto, in abbinamento ai meze – selezione di antipasti – o alla fine come digestivo.

Vini da scoprire

In Albania la pratica della viticoltura è storica, tanto che il Paese custodisce alcune delle vigne più antiche al mondo. Tra i vitigni più caratteristici c’è il Kallmet, varietà autoctona dagli acini di colore viola scuro che danno vita a un vino rosso, dal colore intenso e dall’aroma deciso, con netti sentori di violetta e con ottime potenzialità di invecchiamento. Tra i vini da scoprire invece il Pulës, ottimo bianco dal retrogusto persistente e complesso.

Info utili

In aereo
L’unico aeroporto internazionale albanese è il “Madre Teresa” (aeroporto di Rinas), a circa 17 km da Tirana. Per raggiungere la città è disponibile un bus navetta con partenze ogni ora (circa 2 euro a tratta).
www.tirana-airport.com
In nave
L’Albania è facilmente raggiungibile via mare con collegamenti diretti tra i maggiori porti italiani e i porti di Durazzo e Valona.
In auto
Il modo più comodo per spostarsi all’interno del Paese è noleggiare un’auto.

Per chi arriva con il proprio mezzo, al confine – sia di terra che portuale – è necessario stipulare un’apposita assicurazione perché generalmente le compagnie italiane non prevedono la copertura per questo Stato.

Dove dormire

Kruja
In questo antico borgo è nato il primo albergo diffuso del Paese. Case tradizionali, camere arredate secondo lo stile locale. Doppia da 10.100 Lak (ca. 100 euro) 
Rruga Kala, 1501 - Kruja
www.krujaalbergodiffuso.com

Camping Lake Shkodra Resort
Le soluzioni più diverse per chi ama soggiornare nel verde, dalla classica tenda al glamping, alle case sull’albero. Camping da 850 Lak (ca. 8,50 euro a notte)
Rruga E Liqenit, Omaraj, Vrake, Shkoder
www.lakeshkodraresort.com

Vanilla Sky Boutique Hostel
Ostello di design dallo stile contemporaneo. Camerate e camere private. 
Letto in camerata da quattro: 1900 Lak (ca. 19 euro)
Rruga Pjeter Bogdani, Godina 5, Tirana
vanillaskyboutiquehostel.com


Dove mangiare

Mrizi i Zanave Splendido agriturismo con un’eccellente proposta gastronomica e vini premiati. Si cena con 2000 Lek (ca. 20 euro)Rruga “Lezhë, Fishtëmrizizanave.al

Padam
Lo chef è Fundim Gjepali, nella lista dei Top 10 Chef Stranieri in Italia, a capo dell’Antico Arco di Roma. Anche a Tirana propone una gastronomia fine dining. Menu degustazione a 5200 Lek (ca. 50 euro)Rruga Gjon Pali II, Tirana 
padam.al

Mullixhiu
Lo chef Bledar Kola, formatosi al Noma di Copenaghen, propone una cucina albanese tradizionale rivisitata in chiave contemporanea. Menu degustazione 3000 Lek (ca. 30 euro) Shëtitorja Lasgush Poradeci, Tirana 
mullixhiu.al

Shopping

Si chiama Pazari i Ri, il vecchio mercato del pesce di Tirana riconvertito in moderno edificio in ferro e vetro dove sono venduti prodotti tipici locali e oggetti d’artigianato. La proposta è tendenzialmente turistica, ma rappresenta comunque una tappa imperdibile circondata da ottimi ristoranti.