La semplicità di un frutto dalla lunga storia, ricco di proprietà, buono e versatile in cucina
Piccolo frutto, grande storia
La susina, con i suoi colori accesi che vanno dal giallo al viola, è il frutto che annuncia l’estate. Nella sola Europa sono presenti più di mille varietà diverse di susine commestibili, molte dai nomi curiosi e anche divertenti, segno della loro lunga storia: favorita del sultano, coscia di monaca, boccone del re, solo per citarne alcuni. Le susine erano, infatti, conosciute e apprezzate già centinaia di anni prima della nascita di Cristo. Arricchivano i banchetti degli imperatori cinesi, giapponesi e anche romani. Nel Medioevo gli alchimisti ne esaltavano le proprietà curative, soprattutto quelle lassative. Una varietà, la Monsieur, deve il nome addirittura al fratello di Luigi XIV, grande ammiratore e consumatore di questo frutto.
Un orgoglio nazionale
L’Italia è una grande produttrice di susine, frutto che viene coltivato in moltissime regioni dal Nord al Sud della penisola; si colloca, infatti, all’ottavo posto nella classifica mondiale, preceduta da Cina, Romania, USA, Serbia, Iran, Turchia, Cile, India. La maggiore coltivatrice è senz’altro l’Emilia-Romagna, che detiene ben il 37% della produzione nazionale. Seguono la Campania, il Piemonte, il Lazio e la Basilicata. Il nostro paese può vantare anche una DOP e una IGP: la susina di Dro DOP, prodotta nella provincia di Trento nelle zone limitrofe al fiume Sarca, e la susina di Vignola IGP, originaria dell’omonimo comune in provincia di Modena.
Valori nutrizionali
Le susine apportano in media 42 kcal ogni 100 g; alcune varietà, infatti, contengono meno zuccheri, altre un po’ di più. Sono costituite per l’87,5% da acqua e contengono elevate quantità di sali minerali, per questo sono l’ideale per uno spuntino dissetante nelle calde giornate estive. Contengono pochissimi grassi e – su 100 g – 10,5 g di carboidrati, 10,5 g di zuccheri e 0,5 g di proteine. Hanno un’ottima quantità di fibre che, unite al sorbitolo, le rendono ideali nei casi di stipsi, come insegna anche la cultura popolare. Ottimo anche l’apporto di ferro (0,2 mg), di vitamina C (5 mg) e di vitamina A (16 mg).
Al mercato
Le susine sono frutti delicati, per questo motivo al momento dell’acquisto bisogna sceglierle bene e acquistarne la giusta quantità, senza esagerare, per evitare che deperiscano. Indipendentemente dalla varietà scelta, è preferibile acquistare frutti ben sodi che siano ancora provvisti del picciolo. È meglio evitare sia le susine troppo dure, perché difficilmente matureranno, sia le susine troppo molli, perché marciranno velocemente. Il colore deve essere uniforme, senza tagli o segni più scuri o marroni, e brillante. Per preservarne il gusto vanno conservate in frigorifero fino al momento del consumo.
La susina in cucina
Questo frutto dal gusto particolare, al contempo dolce e acidulo, è generalmente utilizzato per il consumo fresco, ma in realtà le susine sono un alimento versatile adatto alla preparazione di numerose ricette, non solo dolci, ma anche salate. Va provate, per esempio, nelle torte salate insieme a un formaggio dal sapore forte come il brie o il Gorgonzola. È anche possibile essiccarle in casa con un metodo molto semplice, in modo da averle a disposizione anche nella stagione invernale. Basta metterle sulla placca da forno a una temperatura molto bassa finché tutta l’acqua non sarà evaporata.